I progetti più interessanti di Intelligenza Artificiale visti al World AI Forum di Cannes

Girando per il World AI Forum di Cannes ho individuato alcune aziende con progetti piuttosto interessanti. Ora, a distanza di qualche settimana, dopo averle ricotattate ulteriormente per avere una visione più dettagliata dei loro progetti, vorrei proporre questa sintesi, con l’impegn di incrementare periodicamente la lista.

Sono tutti progetti molto interessanti per chi si occupa di gestione dei dati o dell’ implementazione di api che arricchiscano i servizi delle web e mobile applications.


Pangeanic Language Technology

In qualità di azienda tecnologica e di traduzione, Pangeanic è specializzata nell’automazione del maggior numero possibile di processi linguistici, servendo istituzioni transnazionali, multinazionali e agenzie governative in tutto il mondo. Con quasi 2 decenni di esperienza nella fornitura di servizi di traduzione in oltre 100 lingue, sicuramente da Pangeanic sanno cosa funziona per la pubblicazione multilingue.

PNL potenziata dall’intelligenza artificiale: traduzione automatica adattiva profonda, anonimizzazione, traduzione automatica, servizi di dati ML direttamente da Valencia, Comunidad Valenciana, Spagna

Datafari Enterprise Search

Datafari trova i tuoi dati ovunque si trovino, qualunque essi siano. Open source, Datafari viene fornito con molti connettori, un meccanismo per aggiungerne altri, un’architettura per big data e la possibilità di proteggere l’accesso ai dati.

Solide basi

Modulare, Datafari si basa sui mattoni tecnologici di Apache e li integra per semplificarti la vita. Modulare, affidabile e documentato, Datafari può essere utilizzato sia come soluzione di gestione dei contenuti sia come mattone tecnologico per una soluzione di terze parti.

Trova i tuoi dati nell’era dei Big Data

Gli ingegneri trascorrono più di 9 ore alla settimana alla ricerca di documenti. E potrebbero non trovarli. Nelle strategie di gestione della conoscenza di un’azienda, organizzare i dati è una cosa, ma trovarli è un’altra. Datafari è una soluzione di ricerca pacchettizzata, big data, in grado di trovare tutte le informazioni, facilitando così la cooperazione commerciale.

Spin-off di France Labs, Datafari viene sviluppato nella telecom Valley a Sophia Antipolis, Francia.

Athics, cognitive science

La vision di Athics è rendere l’innovazione accessibile a tutti per potenziare la capacità di raggiungere qualsiasi traguardo.

Athics sviluppa prodotti di IA e omni-canalità applicate alle conversazioni. Migliora la relazione e l’esperienza degli utenti tramite un assistente virtuale.

Hanno anche un prodotto di profilazione psicometrica in tempo reale per una’esperienza personalizzata tramite la conoscenza dell’interlocutore ed adattando la comunicazione al suo profilo.

Da Milano

Dataloop The Data Engine for AI

Dataloop è un’azienda tecnologica che costruisce un’infrastruttura di dati e un sistema operativo di dati per le aziende di intelligenza artificiale. Aziende di ogni dimensione, dalle startup alle aziende pubbliche, utilizzano la nostra piattaforma cloud per accelerare lo sviluppo e l’implementazione dell’IA nella produzione.

La piattaforma Dataloop offre un nuovo stack di sviluppo dei dati, che combina l’estensibilità delle applicazioni dei dati sulla nostra piattaforma e che consiste in un sistema completo di gestione del ciclo di vita dei dati per i dati non strutturati. Consentire ai team di intelligenza artificiale di visualizzare, collaborare ed esplorare set di dati, creare processi di automazione della pipeline di dati e intrecciare intelligenza umana e automatica. La nostra infrastruttura basata su cloud offre scalabilità, sicurezza e affidabilità.

Garantendo i più elevati standard di dati che servono l’intera organizzazione dei dati, consentendo la collaborazione interfunzionale mantenendo l’accesso ai dati interno, Dataloop assicura privacy, sicurezza e scalabilità.

Da Israele.

Clemlab

Interessantissima azienda di consulenza per tutti coloro che intendono sviluppare progetti nell’ambito big-data o intelligenza artificiale, Clemlab ha compilato una distribuzione Hadoop contenente i principali tools open source per lavorare in queste tecnologie.

La distribuzione Open Source Data Platform (ODP) nasce dalla looro passione per i Big Data e l’Open Source. A causa dei cambiamenti in atto nel mercato dei Big Data, Clemlab ha costruito ODP come alternativa ai paywall e alle licenze. Clemlab è un’azienda francese nata dalla comune motivazione di diversi esperti di Hadoop. Offrono una distribuzione basata su Apache Hadoop e il suo intero ecosistema per fornire continuità agli utenti di Big Data. La distribuzione è gestibile da Apache Ambari. Clemlab ne garantisce la manutenzione e il supporto su ODP.

Residenza: Parigi

Cos’è il Flutter News Toolkit

Il modo in cui consumiamo le notizie è cambiato notevolmente negli ultimi vent’anni. Le ricerche di mercato suggeriscono che gli utenti di smartphone trascorrono l’88% del loro tempo utilizzando app rispetto ai browser Web mobili. Tuttavia, per gli editori di notizie che sono spesso con risorse limitate, le app mobili possono essere difficili e costose da realizzare.


Creare un’app di notizie per dispositivi mobili di alta qualità è un’impresa importante: si vorrebbe includere un’esperienza di lettura ricca, navigazione e ricerca eccezionali, autenticazione, integrazione degli annunci, notifiche, profili e abbonamenti e un’esperienza di progettazione su misura. Inoltre, bisogna fare tutto ciò per più piattaforme (come iOS e Android), continuare ad aggiornare l’ app con le funzionalità più recenti e mantenere sincronizzati più prodotti. Questo è uno sforzo enorme per le grandi testate giornalistiche con un portafoglio di marchi e per gli editori più piccoli che non possono permettersi di assumere personale di grandi team di sviluppo di app specializzati in ciascuna piattaforma.

Le caratteristiche del nuovo Flutter News Toolkit

Il team Flutter di Google sta collaborando con Google News Initiative (GNI) per rilasciare un toolkit gratuito che consente agli editori di creare app per dispositivi mobili su iOS e Android più velocemente riducendo i tempi di sviluppo delle app fino all’80%.

Flutter News Toolkit è un modello di facile utilizzo su cui si possono creare app per un’organizzazione giornalistica.

Gli sviluppatori di Flutter hanno lavorato a stretto contatto con esperti del settore ed editori di notizie in tutto il mondo per comprendere le funzionalità e i flussi di lavoro degli utenti più critici per un’applicazione di notizie e hanno incorporato le best practice di News Consumer Insights per aiutare a ottenere un maggiore coinvolgimento dei lettori e raggiungere gli obiettivi finanziari attraverso gli strumenti del Flutter kit.

Il Flutter News Toolkit include funzionalità critiche come:

Onboarding degli utenti
Creazione account/accesso
Feed di contenuto e pagine di contenuto
Analitica
Notifiche
Condivisione sociale
Abbonamenti
Annunci

Si possono utilizzare queste funzionalità preintegrate fuori dagli schemi o modificarle facilmente e scambiarle con altre funzionalità che si preferiscono.

Early adopter del Flutter News Toolkit

Uno dei primi utilizzatori di Flutter News Toolkit è Hespress, che è uno dei più grandi siti di notizie del Marocco. Hespress desiderava raggiungere più segmenti di pubblico creando un’applicazione mobile destinata agli anglofoni, ma non disponeva di risorse sufficienti per iniziare. Con Flutter News Toolkit, Hespress è stata in grado di completare l’intero sviluppo dell’applicazione entro 6 settimane e ha recentemente lanciato la sua app Hespress English.

“Il Flutter News Toolkit è stato intuitivo da usare e personalizzato per apparire e sembrare una vera e propria app Hespress”, afferma El Guennouni Hassane, General Manager di Hespress. “Conteneva tutte le funzionalità, le sezioni e i layout principali che ci sarebbero stati richiesti. Ci ha aiutato a risparmiare mesi di sviluppo e ha ottimizzato l’intero processo di rinnovamento della nostra app in inglese mantenendo una base di codice invece di due”.

Ricordiamo che Flutter è il toolkit open source di Google per la creazione di bellissime app per dispositivi mobili, Web e desktop da un’unica base di codice. Flutter riduce significativamente il tempo necessario per creare e pubblicare un’app. Oggi Flutter è il framework di sviluppo multipiattaforma più popolare, con oltre 3 milioni di sviluppatori in tutto il mondo. Esistono più di 500.000 app Flutter, tra cui Alibaba, BMW, Google Pay, PUBG, Shein e Wechat.

World AI Forum Cannes 9 febbraio 2023

Ho visitato il World AI Forum di Cannes il 9 Febbraio 2023. C’era parecchia gente, anche se non una folla esagerata, tante aziende che proponevano le loro soluzioni, e, a parte i grossi players sponsor dell’evento (IBM e AMD) ed alcune aziende USA dai prodotti un po’ piu’ strutturati, moltissime start-up, francesi, chiaramente,(molte provenienti dal polo tecnologico di Sophia Antipolis), una squadra italiana con molti e buoni rappresentanti sotto l’egida di alcune università del Triveneto e di Confindustria del Friuli, qualche azienda USA e poche altre nazioni.

Ho parlato con almeno una trentina di CEO, ho visto la demo di almeno attrettanti prodotti, ascoltato un paio di mediocri conferenze e speech di start-ups.

Le impressioni a caldo che ne ho ricavato sono quelle di una tecnologia, l’intelligenza artificiale, ancora un po’ acerba, dalle potenzialità ancora non ben definite a livello commerciale, e suscettibile di cambiamenti ed evoluzioni molto rapidi già nel breve periodo.

In particolare non ho visto soluzioni semplici nè nella definizione nè poi nella gestione, e nemmeno economiche, ammesso e non concesso che fosse chiaro il motivo per cui tali soluzioni fossero strategiche per un’azienda normale, diciamo non una multinazionale con milioni di clienti. Molta confusione, molti malintesi.


Ma a che serve?

Dal punto di vista del prodotto in se stesso, le finalità proposte sono sostanzialmente divise in due grosse famiglie, quelle basate sulla computer vision, ossia sull’analisi di dati come immagini e video e quelle basate sull’analisi di dati testuali.

Computer vision

In questa famiglia le finalità dei prodotti proposti sono almeno ben chiari, anche se non si trattta di niente di nuovo sotto il sole: analisi facciale, analisi dei movimenti. Soluzioni di video sorveglianza o di analisi dei movimenti di un atleta in riferimento al miglioramento della propria prestazione o all’analisi tecnico tattica di una competizione.

Qualche interessante idea di soluzioni medicali, come la diagnostica evolutiva basata sulll’analisi di ecografie, tac etc. o soluzioni per l’assistenza di persone anziane al proprio domicilio basate sull’analisi del comportamento.

Training di modelli predittivi o generativi basati sull’analisi del linguaggio naturale

E qui entriamo in mare aperto. Sinteticamente le finalità proposte dagli applicativi in esposizione sono riferite ad:

1) Assistenti virtuali (chatbot): intelligenze artificiali generative che opportunamente istruite sono in grado di colloquiare con un utente per spiegargli le finalità o guidarlo nell’utilizzo di un prodotto o servizio

2) Triggers che scantenano automaticamente degli eventi al mutare delle condizioni di normalità a cui il modello è stato allenato. Questo modello puo’ essere applicato praticamente a tutto: ambiente, trasporti, energia, industria, sicurezza, assistenza clienti etc etc.

Un grande assente: i dati

Invariabilmente, ad ogni demo, ad ogni spiegazione, il tuo interlocutore ti dice: “…voi fate confluire sul sistema i vostri dati in modo da istruire il modello…”. I dati. Ma ne servono tanti, centinaia di Mb di dati, Gb di dati, per istruire un modello in maniera conveniente. Dei dati si nutre l’ AI, ne è vorace.

E chi ce li ha i dati? Sicuramente il 90% delle aziende medie/grandi non ha dati strutturati, quelle piccole non ne hanno proprio. Ne risulta che l’ AI è a loro interdetta, a meno che non si attrezzino per raccogliere in qualche modo e strutturare dei dati (ma quali, poi, e come?).

Ne risulta che per la stragrande maggioranza delle imprese i servizi offerti dai prodotti AI non sono accessibili. Ma questo chiaramente non deve essere detto, e per supplire alla carenza di senso pragmatico le start-up offrono delle interfacce utente molto ma molto belle, curate nel dattaglio, rigorosamente no-code. Interfacce che pero’ hanno il difetto di essere molto difficili da usare concettualmente, nel senso che seguendo i procedimenti logici della costruzione di un modello AI, anche l’utilizzatore deve conoscere questi concetti e non puo’ essere, almeno all’inizio, un “mechanical turk”.

Da aggiungere che la commodity “no-code” rende manuali ed esageratamente lunghe operazioni di inserimento a taggatura dei famosi dati, cosa che sarebbe invece molto piu’ rapida se fatta tramite due rigghe di codice (o fatta eseguire dalle aziende che offrono proprio questo servizio di creazione di pipelines).

Posso vedere una demo?

No, non ci sono demo di prodotti funzionanti al World AI Forum di Cannes 2023. Tanti video, tante slides, brochures, parole ma di demo funzionanti ne ho vista una sola.

Quanto costa?

E qui le note dolenti: tanto, costa tanto. Perchè è una tecnologia difficie da padroneggiare ed in continua evoluzione, perchè richiede tante risorse macchina, e perchè la fase di fine-tuning che deve essere specifica per le esigenze di ogni cliente, richiede tanto ma tanto lavoro di controllo. Ci vogliono almeno 10/20K come cheap e poi le spalle larghe per stare nel gioco, a seconda ovviamente degli obiettivi che ci si pongono, per le soluzioni piu’ banali.

Conclusioni

La sensazione generale è stata quindi di una tecnologia acora un po’ acerba, non sicuramente democratizzata come OpenAi pensa di aver fatto, i cui effettivi utilizzi possano al momento essere riservati a company medio/grandi che possano sostenere investimenti a lungo termine pur di avere un vantaggio competitivo, e molto interesse da parte della comunità scientifica sotto il cui cappello istituzionale, ossia grazie ai finanziamenti nazionali ed europei, possono nascere e sopravvivere decine di start-up dove una giovane categoria di tecnici molto specializzati si forma e conforma ad una mentalità AI.

Non tutto è AI

In realtà molte delle cose che tutte queste entità si propongono di fare, possono essere fatte, e secondo me in maniera piu’ efficace, con le tecnologie attuali, e non c’è nessun bisogno di intelligenza artificiale, faccio due esempi perchè sono cose di cui mi occupo concretamente:

1) La ricerca testuale: non cè bisogno di un modello istruito per organizzare i documenti aziendali e cercare le informazioni nel loro testo: i motori di ricerca nosql che possono venire collegati a qualsiasi web application sono molto piu’ efficienti e precisi di qualsiasi AI che non sia GPT davinci 3

2) I chatbot conversazionali, ossia gli assistenti virtuali: quelli che produciamo adesso sul modello di un alberatura ben definita è sicuramente piu’ semplice e piu’ veloce da fare perchè risponde esattamente alle esigenze per cui è stato scritto. Un assistente virtuale non deve stare li’ a chiaccherare con il cliente ma lo deve portare al punto il piu’ velocemente possibile. E un chatbot trazizionale non ha bisogno di 1GB di dati e mesi di addestramento prima di poter funzionare in produzione.

3) Le pipelines di dati: da anni trasferiamo dati fra le sorgenti e le destinazioni piu’ svariate, da anni le strutturiamo, da anni scateniamo triggers a seconda dell’esistenza di cambiamenti o anomalie. Ma questo non è AI.

Open source

Volevo segnalare in conclusione questo tool per sviluppatori: Clemlab é una sorta di distro linux con tutto lo stack open source necessario per creare soluzioni di big data e ai, oltre a molte altre cose interessanti.

I vantaggi di passare da un hosting condiviso al cloud

Vediamo perchè le aziende stanno passando dall’hosting condiviso al cloud : il cloud computing offre maggiori convenieza, scalabilità, flessibilità e sicurezza rispetto all’hosting condiviso e molte aziende stanno ormai migrando sul cloud i loro siti e servizi web.

La nostra esperienza riguarda i sistemi Amazon AWS, Google Cloud, Microsoft Azure e Digital Ocean.

1) Riduzione dei costi
2) Sicurezza
3) Prestazioni
4) Affidabilità
5) Scalabilità


Riduzione dei costi

Se state cercando di ridurre i costi del vostro sito web, passare da un hosting condiviso a un cloud hosting potrebbe essere una soluzione vantaggiosa.

Un hosting condiviso significa che il vostro sito è ospitato su un server insieme ad altri siti, condividendo le risorse del server. Questo tipo di hosting è generalmente economico, ma a volte può diventare limitante se il vostro sito riceve molto traffico o ha bisogno di maggiori risorse o velocità

Il cloud hosting invece offre una scalabilità molto più elevata. Questo significa che si puo’ facilmente aumentare o diminuire le risorse del vostro sito in base alle tue esigenze. Inoltre, i costi sono generalmente basati sull’utilizzo effettivo, il che significa che si paga solo per quello si utilizza.

Inoltre, il cloud hosting offre anche una maggiore sicurezza e affidabilità rispetto all’hosting condiviso, poiché i vostri dati sono distribuiti su più server e il rischio di interruzioni è ridotto.

In sintesi, passare a un cloud hosting può sicuramente aiutare a ridurre i costi a lungo termine e a migliorare le prestazioni e la sicurezza delle vostre web applivations.

Sicurezza

I providers di cloud hosting offrono spesso una maggiore sicurezza dei dati rispetto ai sistemi di hosting condivisi, grazie a procedure di backup regolari e ad altre misure di sicurezza avanzate.

La sicurezza del cloud si riferisce alla protezione dei dati e delle risorse del sito quando vengono ospitati su un sistema di hosting cloud. Ciò comprende la protezione contro minacce come malware, attacchi informatici, intrusioni non autorizzate e perdita di dati.

I provider di cloud hosting utilizzano una serie di tecnologie e pratiche per garantire la sicurezza dei dati, tra cui la crittografia dei dati, la configurazione di firewall, la gestione degli accessi e la sorveglianza degli eventi di sicurezza. Inoltre, i provider di cloud spesso investono ingenti somme in sicurezza per garantire la protezione dei dati dei clienti.

Tuttavia, la sicurezza del cloud è anche influenzata dalle pratiche dell’utente, come la scelta di password sicure e la gestione delle autorizzazioni di accesso. Pertanto, è importante che gli utenti del cloud comprendano e seguano pratiche di sicurezza appropriate per garantire la protezione dei loro dati e risorse.

In sintesi, la sicurezza del cloud può essere elevata se i provider e gli utenti seguono pratiche di sicurezza appropriate. Tuttavia, è importante che gli utenti del cloud siano consapevoli delle proprie responsabilità nella gestione della sicurezza dei loro dati e risorse.

Prestazioni

I sistemi cloud sono progettati per gestire grandi quantità di traffico e richieste, garantendo prestazioni elevate per il sito o a maggior ragione per qualsiasi web application o servizio di API custom.

Le prestazioni del cloud si riferiscono alla velocità e alla reattività del sistema di hosting cloud nell’elaborare richieste e fornire accesso ai dati e alle risorse del sito. Le prestazioni del cloud sono influenzate da diversi fattori, tra cui la capacità di elaborazione, la velocità di rete e la quantità di spazio di archiviazione disponibile.

I sistemi di hosting cloud sono progettati per gestire grandi quantità di traffico e richieste, garantendo prestazioni elevate per il sito. Inoltre, le tecnologie di virtualizzazione e la capacità di allocare risorse dinamicamente consentono di ottimizzare le prestazioni in base alle esigenze del sito.

In sintesi, le prestazioni del cloud sono generalmente superiori a quelle dei sistemi di hosting condivisi, poiché i sistemi cloud sono progettati per gestire grandi quantità di traffico e richieste, garantendo prestazioni elevate per il sito. Questo è un vantaggio importante per i siti web che richiedono un’alta disponibilità e velocità di elaborazione.

Affidabilità

I sistemi cloud sono progettati per garantire un’alta disponibilità del sito, utilizzando tecnologie di ridondanza e failover.

L’affidabilità del cloud si riferisce alla capacità di un sistema di hosting cloud di fornire accesso continuo e ininterrotto ai dati e alle risorse del sito. Questo è ottenuto attraverso la creazione di architetture di sistemi altamente disponibili che utilizzano tecnologie di ridondanza e failover per garantire la continuità del servizio anche in caso di guasti o problemi tecnici.

In altre parole, l’affidabilità del cloud garantisce che il sito sia sempre accessibile e funzionante, anche in presenza di problemi tecnici o malfunzionamenti. Questo è importante per la reputazione del sito e per garantire la soddisfazione dei visitatori del sito.

I provider di cloud hosting spesso offrono garanzie di disponibilità del 99,99% o superiori, che garantiscono un’alta affidabilità del sistema. Questo è un vantaggio significativo rispetto ai sistemi di hosting condivisi, che possono essere soggetti a interruzioni o problemi di disponibilità.

Scalabilità

Con il cloud hosting, è possibile adattare la capacità di calcolo e lo spazio di archiviazione in base alle esigenze del sito, evitando costosi upgrade di hardware.

La scalabilità del cloud è la capacità di un sistema di hosting cloud di adattarsi alle variazioni dei requisiti di risorse del sito, come la quantità di traffico o di dati gestiti. Ciò significa che se il sito richiede più capacità di elaborazione o spazio di archiviazione, il sistema cloud può facilmente allocare risorse supplementari per soddisfare queste esigenze, evitando così costosi upgrade di hardware o interruzioni del sito.

La scalabilità del cloud è una delle caratteristiche chiave del cloud hosting, poiché consente ai siti web di crescere e adattarsi alle esigenze in evoluzione del business, senza preoccuparsi della limitazione della capacità hardware.

Questi in sintesi i vantaggi del cloud rispetto ad un host condiviso. Noi possiamo offrire tutta l’assistenza per passare alla migliore architettura cloud per i vostri siti o web applications ed effettuare anche le operazioni di migrazione delle vostre risorse esistenti.

Il formato ONIX per lo scambio di informazioni editoriali

ONIX è lo standard internazionale per la rappresentazione e la comunicazione delle informazioni sui prodotti del settore dei libri. La sua implementazione è un’ attività che si puo’ inserire nello sviluppo di api di terze parti anche se alla fine risulta piu’ un’attività di interpretazione di dati. Essendo i cataloghi ONIX piuttosto corposi è consigliabile per l’inserimento in una web application l’utilizzo di un database NoSql.


Cos’è ONIX

ONIX è uno standard basato su XML per i metadati dei libri, che fornisce un modo coerente per gli editori, i rivenditori e i loro partner della catena di fornitura di comunicare un’ampia gamma di informazioni sui loro prodotti. È apertamente un formato di dati commerciale, è espressamente progettato per essere utilizzato a livello globale e non è limitato a nessuna lingua o alle caratteristiche di uno specifico commercio di libri nazionale. È ampiamente utilizzato in tutta la catena di fornitura di libri ed e-book in Nord America, Europa e Australasia, ed è sempre più adottato anche nella regione Asia-Pacifico e in Sud America.

Caratteristiche tecniche di ONIX

In quanto standard basato su XML, ogni versione di ONIX per i libri è costituita da una documentazione che specifica il contenuto dei dati di un file di dati ONIX standard o “messaggio”, oltre a uno schema XML associato che può essere utilizzato per la convalida di un file ONIX. Originariamente questi schemi avevano la forma di un DTD (Document Type Definition) di base, ma dal 2006 sono stati preferiti strumenti XSD (XML Schema Definition) più sofisticati. ONIX 3.0 è supportato da DTD, XSD, RNG e schemi XSD “stretti”. Questi strumenti XML, e idealmente utilizzando l’XSD e l’XSD “rigoroso”, sono fondamentali per garantire che i messaggi ONIX soddisfino i requisiti dello standard e siano ampiamente interoperabili con altre implementazioni.

EDItEUR fornisce queste specifiche, vari strumenti XML, oltre a una guida su come implementare ONIX, e l’uso di tutti questi materiali è gratuito secondo i termini di una licenza altamente permissiva. Per implementare ONIX non è richiesta alcuna registrazione, quota di royalty o abbonamento.

ONIX non è di per sé un database, né è nemmeno un design per un database – è un modo per comunicare i dati tra database – ma molti membri di EDItEUR e altre organizzazioni forniscono software commerciale standard o applicazioni basate sul web per prodotti gestionali che implementano la messaggistica ONIX. Altri membri hanno sviluppato le proprie soluzioni interne che implementano lo standard di comunicazione ONIX.

Vantaggi per le aziende nell’utilizzo di ONIX

Per gli editori che implementano ONIX utilizzando uno sviluppo interno o installando una soluzione commerciale di gestione dei dati di prodotto standard, l’esperienza ha dimostrato che ONIX for Books offre due importanti vantaggi aziendali. Come formato di comunicazione, consente di fornire informazioni dettagliate sui prodotti nella catena di approvvigionamento in una forma standard e coerente, a grossisti e distributori, a rivenditori più grandi, ad aggregatori di dati e ad aziende affiliate. Ciò riduce notevolmente i costi di supporto, poiché gli editori non devono più fornire dati in tanti formati unici. In molti casi, un singolo feed di dati può essere reso adatto a tutti i partner della catena di fornitura di un editore. E fornendo un modello per il contenuto e la struttura di una scheda prodotto, ONIX ha contribuito a stimolare l’introduzione di migliori sistemi informativi interni, in grado di riunire tutti i “metadati” necessari per la descrizione e la promozione di titoli nuovi e in arretrato. In alcuni paesi, questo modello viene utilizzato negli schemi di accreditamento della qualità dei dati. Gli stessi dati ONIX di base possono anche essere utilizzati per produrre fogli informativi anticipati, cataloghi e altro materiale promozionale, per alimentare i siti web degli editori e per soddisfare le esigenze della più ampia catena di fornitura.

Per i partner della catena di fornitura “a valle”, ONIX for Books significa caricamento più efficiente e rapido delle informazioni aggiornate sui prodotti nei sistemi interni o rivolti al cliente, con minore necessità di intervento manuale e rischio di errore molto inferiore. Riduce la necessità di gestire più formati di dati proprietari e quindi riduce i costi di supporto. E consentendo a terze parti come le associazioni di categoria degli aggregatori di dati di sviluppare metriche per la qualità e la tempestività dei dati, incoraggia il miglioramento complessivo dei dati disponibili lungo tutta la catena di approvvigionamento.

L’esperienza mostra anche che l’implementazione di ONIX tende ad andare di pari passo con una maggiore attenzione al valore commerciale dei metadati come motore di rilevabilità, conversione e, in definitiva, vendite.